D.M. n. 110/2023
- Avv. Claudia Cassella
- 5 set 2023
- Tempo di lettura: 1 min
Oggetto (art. 1): atti di citazione, ricorsi, comparse di risposta, memorie difensive, controricorsi e atti di intervento nelle CAUSE DI VALORE INFERIORE A 500.000 EURO
NOVITÀ criteri di redazione (art. 2):
1) PAROLE CHIAVE (N. MASSIMO 20) CHE INDIVIDUANO L’OGGETTO DEL GIUDIZIO
2) Nella parte in fatto, puntuale riferimento ai documenti offerti in comunicazione, indicati in ordine NUMERICO progressivo e denominati in modo corrispondente al loro contenuto, PREFERIBILMENTE CONSULTABILI CON APPOSITO COLLEGAMENTO IPERTESTUALE
Limiti dimensionali (art. 3):
- 80.000 caratteri (circa 40 pagine) per gli atti introduttivi e le comparse conclusionali
- 50.000 caratteri (36 pagine) per le memorie, le repliche e gli altri atti del giudizio
- 10.000 caratteri (5 pagine) per le note scritte in sostituzione dell’udienza
Deroghe ai limiti dimensionali (artt. 4 e 5) per le controversie attinenti a questioni di particolare complessità
Tecniche redazionali (art. 6):
- Dimensione 12 punti
- Interlinea 1,5
- Margini orizzontali e verticali di 2,5 cm
- Ammesse note in calce solo per richiami giurisprudenziali e dottrinali
N.B. art. 7 à Il giudice deve seguire le stesse regole IN QUANTO COMPATIBILI
N.B. art. 12 à Il D.M. si applica ai PROCEDIMENTI INTRODOTTI DOPO IL 1° SETTEMBRE 2023!
N.B. à in caso di mancata osservanza dei criteri redazionali il D.M. NON prevede conseguenze rispetto alla validità dell’atto; invece, potrebbe dar luogo alla condanna alle spese processuali (decreto 144/2022).

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