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IL FENOMENO DELLA “MANO GUIDATA” NEL TESTAMENTO OLOGRAFO

Gli italiani si confermano grandi utilizzatori del testamento olografo e accade spesso di ricevere la stessa domanda: posso aiutare i miei cari nella redazione del testamento?

Facciamo subito chiarezza.

Il testamento olografo è la modalità testamentaria più diffusa, perché consente ad ognuno di noi di mettere per iscritto le volontà testamentarie senza troppe difficoltà. L’art. 602 del codice civile prevede che il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto dalla mano del testatore.

I requisiti quindi sono davvero pochi: l’autografia, la data e la sottoscrizione. In particolare, per autografia si intende la scrittura “di proprio pugno” da parte del testatore, senza l’utilizzo di strumenti meccanici o elettronici.

Questo requisito, apparentemente scontato, non lo è di certo per quei soggetti adulti che hanno difficoltà nello scrivere anche poche righe su di un foglio bianco.

Ed ecco che ritorniamo alla domanda iniziale: in questi casi si può accompagnare la mano di un nostro parente anziano che non riesce a scrivere a causa dell’età (o di altre cause fisiche)?

La risposta è (tendenzialmente) no.

La giurisprudenza, infatti, ha esaminato il fenomeno della c.d. “mano guidata” con assoluto sfavore. Secondo l’orientamento più accreditato dei Giudici di legittimità, infatti, guidare la mano del testatore esclude, di per sé, il requisito dell’autografia, facendo venire meno la validità del testamento olografo.

Insomma, l’intervento di una mano esterna, qualora accertato incontrovertibilmente, ed anche se realizzato con il genuino intento di aiutare un parente anziano in difficoltà, cagionerebbe gravi problemi in ordine alla validità di quanto disposto dal testatore.

Deve tuttavia rilevarsi una limitata tendenza, ad iniziativa di alcuni Giudici di merito, di non pregiudicare automaticamente il testamento che sia stato redatto mediante la “mano guidata”.

Ed infatti, rimanendo all’interno dei confini siciliani, una pronuncia di appena un anno fa del Tribunale di Trapani ha sostenuto che nel caso in cui vi sia l’intervento di terzi su un testamento olografo, sarà necessario indagare se l’elemento non autografo sia di tale portata da rendere totalmente invalida la scheda testamentaria. Sarebbe necessario, cioè, verificare se risulti completamente falsata la volontà del de cuius, poiché se ciò non fosse, gli scritti provenienti da una mano diversa da quella del testatore non sarebbero di per sé invalidi per intero.

Nel dubbio, vi diamo un prezioso consiglio: non guidate la mano di nessuno, meglio guidare solo la vostra mano!



 
 
 

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