PERCHE’ È IMPORTANTE PARLARE DI DIRITTO ALLE RELAZIONI AFFETTIVE!
- Avv. Elena Cassella
- 24 set 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Diritto di famiglia: è così che per anni è stato chiamato quel ramo del diritto civile che si occupa delle controversie nate all’interno appunto delle famiglie. Ma quanto è corretto al giorno d’oggi parlare di diritto di famiglia?
Il concetto di famiglia tradizionalmente interpretato era uno dei capi saldi della nostra società; oggi, pur continuando ad avere una centrale importanza nella vita di ognuno di noi, è un concetto in continua evoluzione. Sarebbe infatti assurdo coprirsi gli occhi e non accorgersi che il mondo sta cambiando, così come le relazioni affettive.
La famiglia oggi non è più connotata solo dal rapporto coniugale e dal fine riproduttivo dello stesso, ma famiglia sono tutti quei legami tra più persone, le quali condividono un eguale progetto di vita, legati da un rapporto di solidarietà, mutuo rispetto e dalla volontà di dare e ricevere assistenza morale e materiale.
Come già affermato da studiosi del campo negli anni ’60, dal punto di vista del diritto positivo, la nozione di famiglia non ha una dimensione costante ma muta in base alle esigenze dell'ordinamento nel disciplinare il fenomeno.
Per questo motivo è necessario parlare di diritto alle relazioni affettive, il quale ricomprende le più tradizionali controversie di separazione e di divorzio, ma anche le controversie nascenti tra le coppie di fatto eterosessuali o omosessuali; ricomprende anche la regolazione di rapporti tra minori e zii o i nonni, per i quali potrà adirsi il Tribunale dei minori, la regolazione dei rapporti di minori nati fuori dal matrimonio. In altre parole, si tenta di ricomprendere tutte le possibili situazioni nascenti intorno al nuovo concetto di famiglia.
Il legislatore deve pertanto occuparsi di colmare le lacune nell’ordinamento (si pensi alla legge Cirinnà) al fine di non lasciare privi di tutela delle persone solo perché escono dai tradizionali canoni, che non sono più tanto.
Tutti noi, al tempo stesso, dobbiamo essere elastici nei confronti delle novità in quanto la società, senza chiederci il permesso e senza preavviso, cambia e si evolve.

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