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Separazione in Comune: requisiti e limiti della procedura.

Il Decreto-legge n. 132/2014, convertito nella Legge n. 162/2014, ha introdotto la possibilità per i coniugi di separarsi dinanzi l’Ufficiale dello Stato Civile, presso il Comune di residenza, tramite una procedura semplificata che non richiede la presenza del difensore. Si tratta di iter più rapido e meno oneroso rispetto alla separazione giudiziale o tramite negoziazione assistita.

La procedura si articola in due incontri. Durante il primo, i coniugi sottoscrivono l’accordo di separazione davanti all’Ufficiale di Stato Civile. Trascorsi almeno 30 giorni avrà luogo il secondo incontro, durante il quale entrambi i coniugi devono confermare la propria volontà. Solo dopo questa conferma la separazione acquista efficacia.

Tuttavia, è importante precisare che non tutti i coniugi possono avvalersi di questa modalità: esistono dei requisiti ben specifici da dover rispettare. In primo luogo, è necessario che entrambi siano concordi sulla separazione e sulle relative condizioni. Secondariamente, si può procedere solo in assenza di figli minori, portatori di handicap grave o non economicamente autosufficienti; in caso contrario, infatti, la separazione dovrà avvenire tramite negoziazione assistita da avvocati o con un procedimento giudiziale. Altro importante limite riguarda la questione dei trasferimenti patrimoniali, che questa procedura non consente. Infine, il matrimonio deve essere stato celebrato o trascritto in Italia, requisito indipendente dalla cittadinanza dei coniugi.

Qualora anche solo uno di questi requisiti non venisse soddisfatto, le vie percorribili per i coniugi che desiderano separarsi rimangono quelle tradizionali della negoziazione assistita o del ricorso al giudice.

La separazione in Comune, quando applicabile, rappresenta sicuramente la modalità più veloce ed economicamente vantaggiosa, ma vi sono delle questioni da considerare. L’assenza dell’assistenza dell’avvocato potrebbe comportare dei rischi, quali la possibilità di compiere errori nella redazione dell’accordo di separazione o difficoltà nella gestione degli aspetti economici. Per tali ragioni, è sempre consigliabile rivolgersi ad un avvocato in caso di dubbi sulla divisione del patrimonio o sul diritto al mantenimento e di rischio di conflitti futuri che potrebbero insorgere tra i coniugi, nonché per aver chiare le conseguenze legali della separazione.

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